Le infrastrutture per i servizi di telefonia mobile hanno cambiato radicalmente l’aspetto delle nostre città. Lo hanno fatto in modo abbastanza graduale, fino all’odierna diffusione capillare degli impianti, tanto che l’impatto che hanno tali strutture nella nostra percezione dello spazio urbano, non è più quello di oggetti estranei, quanto quello di una presenza scontata.
Oggi siamo agli albori delle cosiddette smart-cities, città interconnesse al cui interno tutti gli abitanti sono collegati tra loro, con le auto, gli uffici, i servizi informativi ecc.
Con il termine Stazione Radio Base (S.R.B.) si intende l’insieme delle strutture, apparecchiature elettroniche, soluzioni impiantistiche che tutte insieme consentono l’utilizzo del segnale radio (in trasmissione e ricezione) da parte dell’utente per l’impiego della rete. È possibile dividere gli impianti sostanzialmente in due macro categorie: le S.R.B. di tipo roof-top, ovvero installate sulla copertura di edifici esistenti e le S.R.B. di tipo raw-land, ovvero quelle nelle quali il sito è risolto tutto a terra, in un’area recintata di dimensioni contenute in qualche decina di metri quadri, con un palo molto alto di sezione con dimensioni importanti o un traliccio, per il sostegno in quota delle antenne.
È possibile osservare due tipologie di antenne: quelle a pannello e quelle paraboliche, generalmente di diametro 30 o 60 cm. Le prime sono quelle che irradiano il segnale che dialoga col nostro cellulare, le seconde invece consentono il collegamento in ponte radio tra le diverse stazioni; vanno immaginate come un raggio molto stretto e direzionale che punta una stazione “visibile” in modo da scambiare dati con essa. Da qui il termine di rete cellulare: esiste il collegamento con i dispositivi mobili degli utenti e poi anche quello di ciascuna stazione radio base con altre limitrofe, quindi in cascata ogni S.R.B. è connessa a tutte le altre della rete. In alcuni casi i ponti radio, le parabole, non sono presenti perché sostituite da un collegamento fisico in fibra ottica.
Le Stazioni Radio Base sono strutture molto interessanti dal punto di vista di un professionista che si occupa della loro progettazione. Consentono infatti di acquisire un’esperienza completa nel campo dei servizi tecnici: la progettazione architettonica legata allo sviluppo del layout dell’impianto e alla presentazione dei vari titoli edilizi, quello vincolistico legato all’installazione in aree soggette a vincolo e dunque all’ottenimento dei Nulla Osta necessari, quello strutturale, nel campo della progettazione di opere in acciaio, calcestruzzo armato, del collegamento con edifici esistenti, della verifica e/o adeguamento di impianti esistenti per il loro ampliamento o modifica a seguito dei progressi tecnologici avvenuti nel corso degli anni. Da ultimo e non meno importante consentono di misurarsi con l’aspetto progettuale legato all’inquinamento elettromagnetico in modo da valutarne l’impatto e consentirne l’inserimento nel contesto cittadino.
Il primo passo nella diffusione dei servizi di telefonia mobile è stato ovviamente quello mirato ad una rapida espansione delle infrastrutture sul territorio, in modo da raggiungere la copertura radio dei centri abitati. Oggi la nuova frontiera del progresso tecnologico è quella della velocità di trasferimento delle informazioni, non solo per poter scaricare dati velocemente e poter fruire di molteplici servizi in mobilità, quanto per accrescere la capacità della rete ovvero il numero di connessioni simultanee su ciascuna cella. I nostri cellulari infatti rappresentano solo una fetta degli utilizzatori della rete, basti pensare che anche le automobili iniziano ad essere dotate di una propria connessione.